Vicolo Valdina (R. IV – Campo Marzio) (da via Metastasio a via Campo Marzio)
"Nasce la etimologia di questo vicolo dall'antica famiglia Valdina-Cremona che vi abitò o vi possedette qualche casa". (Rufini - 1847).
Sul lato del vicolo un campanile a diversi piani [1], dei quali sono liberi solo gli ultimi due, con trifore, in parte murate ad arco tondo e cornici con mensole a denti di laterizio (sec.XIII), dell’oratorio « S. Gregorii quod ponitur in Campo Martis”.
"Fu anche detto vicolo del Camelo da un albergo omonimo che vi si trovava".
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[1] Si tratta del campanile dell’oratorio, intitolato a San Gregorio Nazianzeno, legato al monastero delle suore di Campo Marzio (vedi Piazza di Campo Marzio - Campo Marzio) le quali lo costruirono per deporvi le reliquie del Santo che avevano portato con sé, nel 750, nella fuga dalla persecuzione iconoclasta, da Nazianzo (Turchia) a Roma. Il monastero ed l’oratorio furono acquistati dal vicino parlamento italiano, intorno al 1960. Il campanile e l’oratorio sono stati restaurati, tra il 1977 e il 1978, e adottati come cappella per i parlamentari.
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